COME SI REAGISCE ALLE OFFESE?

Copertina dell'articolo dello specialista della comunicazione, Pasquale Di Matteo, su come si reagisce alle offese.

Come ci si difende dalle offese? Al giorno d’oggi, in cui si è sempre più disabituati al confronto e al rispetto dei punti di vista altrui, è facile trovarsi di fronte a chi offende.

Nella società contemporanea, è evidente come la cultura del rispetto dell’altro sia sempre più labile e immatura.

Le persone non sono più abituate al fatto che esistano opinioni e punti di vista differenti, perciò ritengono la loro verità l’unica possibile e inconfutabile, a tal punto, da arrivare a offendere l’interlocutore pur di difenderla.

Una condizione alimentata anche dalle tante propagande messe in atto in questi ultimi tre anni, che hanno svilito il senso della libertà di opinione, fino a sdoganare l’offesa in diretta nei confronti di chi non si allinea con il pensiero della propaganda.

Ma come si reagisce alle offese?

È fondamentale comprendere che coloro che utilizzano una comunicazione offensiva spesso lo fanno da una posizione di disagio interiore, squilibrio emotivo o scarsa maturità.

Ma dietro a questo comportamento, c’è sempre la mancanza di argomentazioni solide. Se una persona ha argomentazioni solide, non temerà alcun confronto, né negherà la parola a interlocutori di qualsiasi pensiero, natura ed espressione.

Al contrario, chi si nega, chi sbeffeggia, chi limita, o peggio, silenzia l’altro, ha una gran paura degli interlocutori, poiché privo di argomentazioni solide su cui basarsi.

Quando la persona immatura, e convinta di avere ragione, si sentirà con le spalle al muro per le vostre argomentazioni, non avendone più a disposizione per supportare la sua tesi, vi offenderà.

Preparatevi.

Come difendersi dalle offese, allora?

COME DIFENDERSI DALLE OFFESE: COMPRENDIAMO L’ORIGINE

Il modo migliore per rispondere alle offese è comprendere la loro radice.

Spesso, chi insulta agisce in risposta a un profondo disagio personale, a un senso di insicurezza o a una mancanza di controllo sulla propria vita.

Riconoscere questo fondamentale punto di partenza ci consente di affrontare le offese con compassione, anziché reagire con rabbia o dolore.

Perciò, per prima cosa, se qualcuno vi offende, compatitelo.

COME DIFENDERSI DALLE OFFESE: EMOZIONI E CULTURA

La maturità emotiva gioca un ruolo cruciale nel determinare come reagiamo alle offese.

Chi si trova a proferire insulti manca della capacità di gestire le proprie emozioni in modo costruttivo.

Rispondere con maturità significa evitare di scendere al loro livello.

Le persone di cultura non usano un linguaggio offensivo, né offendono a prescindere.

A tal proposito, è opportuno sottolineare il fatto che sto parlando di cultura, da non confondere con istruzione. Mentre alcuni individui possono vantare un alto livello di istruzione, comprese una o più lauree, educazione e cultura vanno oltre la conoscenza accademica.

Comprendono una comprensione approfondita delle emozioni umane, degli sviluppi della società, della capacità di rispettare i punti di vista altrui e della volontà di imparare dagli altri. Soprattutto, comprendono una mentalità aperta.

Riconoscere questa differenza ci aiuta a navigare in modo più efficace attraverso le interazioni con individui che possono avere un alto grado di istruzione, ma una cultura limitata.

COME DIFENDERSI DALLE OFFESE: IL DIALOGO

Quando ci si trova di fronte a un’offesa, la tentazione di rispondere con una contromossa altrettanto aggressiva può essere forte. Siamo esseri umani.

Tuttavia, la vera forza risiede nella calma, nella pazienza, e nel promuovere un dialogo costruttivo.

Chiedere spiegazioni, condividere i propri punti di vista e cercare di trovare un terreno comune può trasformare una situazione conflittuale in un’opportunità di crescita reciproca.

Di fronte a un epiteto nei vostri riguardi, ponete domande precise, tipo «nello specifico, con quale argomentazione lei afferma che sono un…», o ancora, «quale mia affermazione l’ha portata a smarrire ogni sua argomentazione, tanto da dover ricorrere a un’offesa per non restare in silenzio?»

Rispondere alle offese con compassione può essere una delle risposte più potenti. Riconoscere che chi insulta potrebbe trovarsi in uno stato di sofferenza interiore ci permette di rispondere con empatia anziché con rabbia.

Questo atteggiamento può spesso aprire la porta a una comunicazione più profonda e significativa.

È vero, altresì, che di fronte a un interlocutore davvero pieno di sé, una tale condotta corre il rischio di inasprire il comportamento del vostro interlocutore. Ma si tratta di un suo problema, non vostro.

Ricordate che, in qualunque campo e ambito, in qualsiasi situazione, una discussione la perde sempre chi alza la voce e chi offende, che si tratti del capo, del presidente, di Cristo sceso dalla croce o di chiccessia.

Restate calmi, anzi, continuate con domande sempre più specifiche e mirate a sfruttare la mancanza di argomentazioni dell’interlocutore, puntando, al tempo stesso, a evidenziare le vostre.

Soprattutto in presenza di un pubblico, questo è il comportamento più performante e vincente che si possa attuare: calma, pazienza e domande mirate sulle argomentazioni.

COME DIFENDERSI DALLE OFFESE: CONCLUSIONI

Rispondere alle offese con maturità, empatia e compassione è un segno di vera saggezza e dimostra spessore culturale e umano.

Chi perde le staffe facilmente non è affidabile e il suo comportamento arriva agli occhi degli altri con la stessa potenza di una lama. Perdere la pazienza significa perdere. Sempre.

Comprendere che chi insulta agisce spesso da una posizione di squilibrio emotivo o scarsa maturità ci permette di affrontare queste situazioni con una prospettiva più ampia e costruttiva.

Senza dimenticare che, talvolta e in certe dinamiche, chi offende e perde la calma difende interessi suoi o di altri; per esempio, è il caso dei tanti disturbatori da talk show che vengono invitati solo perché parlino sopra a chi non ha opinioni in linea con i pensieri unici.

In questi ultimi anni, abbiamo visto spesso queste figure in azione.

In tal caso, si resta calmi e si continua a parlare, oppure si chiede al conduttore di far tacere il disturbatore e gli si dice che si parlerà solo quando ci saranno le condizioni perché a casa possano capire qualcosa.

Nel caso di commenti sui social, invece, sempre meglio rispondere con eleganza, utilizzando le domande consigliate poco sopra.

Se vi accorgete che si tratta di una persona che ha seri problemi di relazione, lasciatelo perdere. Tanto, questi individui fanno sempre una pessima figura agli occhi delle persone perbene.

Ricordiamo che la vera ricchezza sta nell’apertura mentale e nella capacità di comprendere che non esiste una verità assoluta, ma, di ogni circostanza o questione, esistono molteplici punti di vista che arricchiscono il nostro percorso verso la crescita personale e l’armonia sociale.

Pasquale Di Matteo.

Pubblicato da Dott. Pasquale Di Matteo, Analista di Geopolitica | Critico d'arte internazionale | Vicedirettore di Tamago-Zine

Professionista multidisciplinare con background in critica d’arte, e comunicazione interculturale, geopolitica e relazioni internazionali, organizzazione e gestione di team multiculturali. Giornalista freelance, scrittore, esperto di Politiche Internazionali ed Economia, Comunicazione e Critica d’arte. Laureato in Scienze della Comunicazione, con un Master in Politiche internazionali ed Economia, rappresenta in Italia la società culturale giapponese Reijinsha.Co.

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