L’EVOLUZIONE ARTISTICA DI DAVIDE CUPOLA: UN VIAGGIO DI ESPRESSIONE E SPERIMENTAZIONE

L’evoluzione artistica di Davide Cupola nella mostra “I’M” a Castell’Arquato: un viaggio tra natura, solitudine, amore e il fluire del tempo, attraverso opere che riflettono una profonda sensibilità e maestria tecnica.

CHI È DAVIDE CUPOLA?

Davide Cupola è un talentuoso giovane artista, dotato di una straordinaria sensibilità con cui sa raccontare il suo tempo attraverso opere che esporrà in una mostra dal titolo iconografico e che spalanca le porte a un mondo di elementi di cui si può trattare: I’m (io sono).

Attraverso una selezione di opere, Cupola ci conduce in un viaggio che esplora temi universali con una sensibilità unica e una maestria tecnica in costante crescita.

Questo articolo esaminerà l’espressione artistica dell’artista, i temi che affronta e le tecniche che utilizza per comunicare la sua visione del mondo.

LA SOLITUDINE E IL DIALOGO CON LA NATURA IN DAVIDE CUPOLA

LA SOLITUDINE E L’ISOLAMENTO

Un tema ricorrente nell’opera di Cupola è la solitudine.

In “Lonely” e “The Wall”, l’artista esplora il sentimento di isolamento sia fisico che emotivo.

Queste opere, realizzate con tempera e olio, si espletano con colori freddi e pennellate decise per evocare una sensazione di distanza e alienazione, per ricondurre a quel senso di solitudine che Cupola non presentata come una condizione negativa tout court, ma come uno stato complesso, ricco di introspezione e di potenziale crescita personale.

Una sorta di meditazione, di percorso evolutivo, di sfida con sé stessi che conduce al miglioramento.

Due approcci stilistici differenti, uno realista-surrealista, l’atro astratto, con cui riesce a filosofare sui medesimi concetti.

LA NATURA COME SPECCHIO DELL’ANIMA

Cupola dimostra un’attenzione particolare alla natura e alla sua rappresentazione.

Opere come “Mantide” e “Scogliera” non sono semplici riproduzioni del mondo naturale, ma riflessioni sulla complessità e la delicatezza della vita stessa.

La scelta della grafite e, successivamente, dell’olio su tela, permette a Cupola di esplorare tecniche e sfumature, creando immagini che invitano lo spettatore a immergersi nei dettagli e a riflettere sul rapporto tra uomo e natura.

Ancora una volta, la riflessione, la meditazione, il ricondursi a stati in cui è importante il proprio sé, sono elementi che Davide Cupola ritiene fondamentali per una corretta e completa fruizione del mondo e per una più completa comprensione degli elementi del cosmo.

Qui si evidenzia la natura intimista e meditativa dell’artista.

LA MATURITÀ ARTISTICA: AMORE, MORALITÀ E TEMPO

L’amore vero e le relazioni umane

Con l’evoluzione del suo stile, Cupola si dedica sempre più alla rappresentazione delle relazioni umane e dei sentimenti.

“True Love” e “Vie” sono opere che esplorano l’intimità e le relazioni umane.

L’uso di colori caldi e l’attenzione ai dettagli rivelano una profondità emotiva che trascende la semplice rappresentazione visiva, trasformando ogni tela in una narrazione intima e universale.

Ordine, precisione e armonia rappresentano la perfezione della verità, del sentimento autentico, puro e genuino.

Parte di quel racconto esistenziale che Davide Cupola scrive attraverso le immagini generate dalla sua creatività, che diventano un’enciclopedia visuale con cui racconta la sua visione del mondo e sviscera il nostro tempo.

MORALITÀ E CONFLITTO IN DAVIDE CUPOLA

Cupola non esita a confrontarsi con temi più oscuri come la moralità e il peccato.

In opere come “Sin”, l’artista utilizza una tavolozza ricca e drammatica per esplorare i conflitti interiori e le debolezze umane.

La sua tecnica ad olio permette di creare profondità e intensità, rendendo visibile l’invisibile tormento interiore dei suoi soggetti.

Eppure, nel trionfo del bianco, racchiude la speranza per il cambiamento e per il futuro.

IL FLUIRE DEL TEMPO

Un altro tema centrale nell’opera di Davide Cupola è il tempo.

In “Fluire del tempo” e “Full Immersion”, l’artista riflette sulla natura transitoria della vita.

Le composizioni dinamiche e le pennellate fluide evocano il movimento e il cambiamento, invitando lo spettatore a considerare la fugacità del momento presente e l’inevitabilità del cambiamento.

Attraverso giochi surreali di percezioni e spazio, Cupola invita a mettere tutto in discussione.

Queste opere rappresentano un punto di arrivo nella ricerca di Cupola, dove la tecnica e il contenuto si fondono per offrire una meditazione profonda sul tempo e sulla sua percezione.

(Full Immersion non è ancora ultimata)

LA TECNICA E LO STILE: UN’EVOLUZIONE COSTANTE

DAVIDE CUPOLA: DAL DISEGNO ALLA PITTURA

L’evoluzione tecnica di Cupola è evidente nel passaggio dalla grafite alla pittura a olio.

Le prime opere, caratterizzate da un disegno preciso e dettagliato, lasciano gradualmente spazio a composizioni più libere e sperimentali.

L’uso dell’olio consente a Cupola di esplorare nuove possibilità espressive, giocando con l’applicazione del colore e le trasparenze, in modo da creare effetti di luci e ombre che arricchiscono la narrazione visiva.

Un’evoluzione che, in passato, hanno seguito anche grandissimi maestri, tra cui Vincent Van Gogh.

L’INFLUENZA DELLA FORMAZIONE

Il percorso di studi di Cupola, arricchito da un corso privato con il professor Cantoni, ha avuto un impatto significativo sul suo sviluppo artistico.

Questa formazione ha fornito a Cupola una solida base tecnica, che l’artista ha saputo reinterpretare e adattare nel corso degli anni, sviluppando uno stile personale e riconoscibile, una sintassi cromatica che gli consente di raccontarsi e raccontare il mondo con un linguaggio peculiare.

La sua capacità di combinare diverse tecniche e materiali dimostra una versatilità e una curiosità incessante, caratteristiche essenziali per un artista contemporaneo così giovane e ancora alla ricerca di un linguaggio definitivo.

DAVIDE CUPOLA: CONCLUSIONI

Davide Cupola è un artista che ha saputo trasformare la sua esperienza personale in un linguaggio visivo potente e universale.

Attraverso la sua espressione artistica, esplora temi profondi e complessi con una sensibilità unica, invitando lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza, sul mondo, sui grandi temi esistenziali.

La mostra “I’M” non è solo una raccolta di opere, ma una narrazione del percorso di un uomo che, attraverso l’arte, cerca di comprendere e comunicare il mondo che lo circonda, invitandoci a riflettere, a porci domande, a fare attenzione a ogni elemento del vivere.

Prossimamente, parlerò delle altre opere che l’artista esporrà alla sua personale I’M a Castell’Arquato.

di Pasquale Di Matteo

Pubblicato da Dott. Pasquale Di Matteo, Analista di Geopolitica | Critico d'arte internazionale | Vicedirettore di Tamago-Zine

Professionista multidisciplinare con background in critica d’arte, e comunicazione interculturale, geopolitica e relazioni internazionali, organizzazione e gestione di team multiculturali. Giornalista freelance, scrittore, esperto di Politiche Internazionali ed Economia, Comunicazione e Critica d’arte. Laureato in Scienze della Comunicazione, con un Master in Politiche internazionali ed Economia, rappresenta in Italia la società culturale giapponese Reijinsha.Co.

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