SEGNI E SIMBOLI DI UN CAPOLAVORO: BIANCANEVE

Miniatura dell'articolo dello scrittore e critico d'arte italiano, Pasquale Di Matteo, intitolato "Segni e simboli di un capolavoro, Biancaneve"

La fiaba di Biancaneve, un tesoro intramontabile della letteratura, non è solo un racconto di principesse e streghe, ma un viaggio tra simbolismo e significati profondi che si estendono ben oltre l’approccio superficiale di Paola Cortellesi.

di Pasquale Di Matteo

Antefatto su Biancaneve

Chi non ha ascoltato, almeno una volta, la storia di Biancaneve, dei sette nani, della mela e del principe?

Una fiaba ricca di segni e di simboli che si tramanda da tempo e che, a noi, è arrivata nella versione dei fratelli Grimm.

In questi giorni, ha fatto scalpore quanto dichiarato da Paola Cortellesi in una nota università italiana, in merito a Biancaneve, che l’attrice e comica ha liquidato con una serie di battute superficiali, come va di moda in questa strana era, in cui le banalità e le sciocchezze trovano sempre spazio.

Ma vediamo insieme come e perché sarebbe il caso che qualcuno chiedesse scusa ai fratelli Grimm e a Biancaneve.

Biancaneve: il passaggio all’età adulta tra conflitti e difficoltà

Dal punto di vista filosofico, la vicenda di Biancaneve può essere interpretata come un’epopea del passaggio dall’infanzia all’età adulta, un percorso costellato da conflitti e difficoltà.

Quegli anni difficili, tormentati e vissuti con gli ormoni e le emozioni all’estrema potenza.

La figura della matrigna, che nella versione originale, e tramandata da tempo, era la madre biologica, rappresenta il simbolo dell’invidia e della rivalità, manifestazione di quei conflitti interiori che ogni individuo deve affrontare lungo il suo cammino di crescita e maturazione.

La metamorfosi della matrigna, da madre amorevole a figura malvagia, allude alle complessità delle dinamiche familiari e alla necessità di confrontarsi con le tante sfaccettature della propria psiche.

Simbolismo Semiotico di Biancaneve

Attraverso un approccio semiotico, ogni personaggio e ogni oggetto nella fiaba si trasforma in un simbolo pregnante.

Il cacciatore incarna la forza e la pietà, dimostrando che la compassione può essere un elemento cruciale nella lotta contro le avversità.

I sette nani, ognuno rappresentante un aspetto distintivo della personalità umana, sottolineano la complessità degli esseri umani e delle loro anime.

La mela, donata dalla matrigna travestita, è il simbolo della tentazione e dell’inganno, perciò richiama il dilemma etico della scelta e delle conseguenze che ne derivano. La mela, in buona sostanza, è la sintesi della nostra vita.

Biancaneve, il principe, l’amore e l’alchimia

Biancaneve è la purezza. È la genuinità dei bambini che, crescendo, svanisce e lascia il posto ad altro e ciò può essere positivo, se la persona cresce sana e matura, oppure negativa, per colpa di un ambiente familiare tossico, di cattive compagnie o di altre dinamiche.

Il bacio del principe, che risveglia Biancaneve dal sonno profondo, è simbolo di amore e rinascita.

Questo risveglio assume il significato di una metafora della maturazione e dell’auto-realizzazione, sottolineando la potenza trasformatrice dell’amore nel condurre una persona verso la propria piena realizzazione.

Oltre a questi aspetti, la fiaba di Biancaneve intrattiene anche elementi di alchimia e numerologia, infatti, il numero dei nani, sette, si ricollega a significati simbolici universali associati alla perfezione e alla completezza. Ciò sottolinea la ricchezza simbolica della fiaba, che va oltre la semplice trama narrativa.

Una fiaba che, come tutte le opere di questo genere, vive di metafore e di leggerezza, ma solo per diventare appetibile e comprensibile ai bambini.

Tuttavia, da adulti bisognerebbe aver raggiunto quel minimo di maturità e di cultura per andare oltre lo stile e le immagini sviluppati per i più piccoli, cogliendo tutte le sfumature e tutta la prepotenza dei messaggi filosofici che l’opera incarna.

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